Autosped: ecco le Finals. L’ostacolo è San Giovanni Valdarno

Il momento tanto atteso sta per arrivare: per la prima volta nella sua storia l’Autosped Bc Castelnuovo Scrivia parteciperà alle finali di Coppa Italia. Non era un obiettivo dichiarato ad inizio stagione, specie in una stagione come questa, così ricca di incognite, ma il fatto di avere ripetutamente sfiorato, negli anni passati, la qualificazione aveva fatto diventare questa benedetta Coppa una sorta di ‘maledizione’ che finalmente è stata sfatata. Ora la parola passa al campo e sul campo del Centro San Filippo le giraffe sono attese (venerdì 12 alle ore 16) dalla Bruschi Basket Galli San Giovanni Valdarno, formazione che si è classificata al primo posto al termine della fase di andata del girone Sud. Basta questo piccolo particolare per dimostrare la forza e la pericolosità delle toscane che, in effetti, non hanno mai nascosto le loro ambizioni di recitare un ruolo da protagoniste nella categoria. Ed in effetti il roster allestito dalla società del patron Argirò giustifica pienamente queste ambizioni visto che il confermato coach Franchini può disporre di un gruppo assai competitivo e ricco di individualità in cui convivono, in un mix ben assemblato, talento e forza fisica, gioventù ed esperienza. D’altro canto la testimonianza più tangibile del valore delle prossime avversarie dell’Autosped è data dal fatto di essere riuscite ad issarsi comunque sulla vetta della classifica nonostante una sorte non particolarmente propizia; in precampionato infatti la Bruschi ha perso, per un brutto infortunio (crociato e menisco, stagione finita) il play Cecili mentre più lieve, per fortuna, il guaio capitato al capitano Bona (lussazione al gomito) out da oltre un mese ma per la quale non è del tutto irreale ipotizzare un rientro proprio in occasione della sfida di venerdì. Nel reparto esterne le aretine possono contare, in cabina di regia, sull’interessantissima Nativi (2002, con già esperienze nella massima serie con Vigarano) e su Togliani (ex Reyer, Crema e Torino e giunta proprio in sostituzione di Cecili) oltre che sulla enfant du pay Argirò (2000) mentre tra le guardie troviamo la solida De Pasquale (già vista con Battipaglia, Selargius, Campobasso e Civitanova), e le giovani ma già affermate Missanelli (1998, ex Ferrara e Forlì) e Gregori (2000 di scuola Reyer, lo scorso anno in A1 a Lucca), cui si aggiungono le under Parolai e Bizzarri. Avvicinandosi a canestro, nello spot di ala San Giovanni schiera la temibilissima Miccio (43% da tre punti in stagione, reduce dall’esperienza al piano di sopra con Palermo) che i castelnovesi ricordano bene per il micidiale 7/10 dall’arco di cui fu protagonista con la casacca di Ferrara nella gara 3 di semifinale playoff (stagione 2016-2017) e la promettente Sasso (2000, proveniente da Battipaglia) mentre nell’area dei 3 secondi oltre alla già citata Bona (Battipaglia, Lucca ed Umbertide in A1, Ferrara e Nico Basket nel suo passato) gravitano la croata Trehub (la passata stagione a Bolzano) e la prestante ex Spezia Olajide, arrivata in corsa ma fin da subito protagonista. Ben consapevoli della difficoltà dell’impegno che le attende le giraffe si stanno preparando per il match di venerdì con grandissima dedizione e spirito di sacrificio sotto la guida di coach Zara e del suo staff; quale che sarà l’esito della sfida di venerdì non si potrà certo dire che tecnici e giocatrici non stiano facendo il massimo per presentarsi nel migliore dei modi al prestigioso appuntamento. Appuntamento che rappresenta un unicum nella storia del Bcc e che è il giusto premio ad un lavoro cominciato anni fa e che non è certo ancora terminato; esserci è un orgoglio infinito sebbene questo risultato non debba essere considerato un punto di arrivo ma un nuovo punto di ripartenza. Se, ovviamente, atlete e tecnici sono stati bravissimi nel centrare questo obiettivo, a lungo sfiorato, come già detto, è d’obbligo ringraziare chi, in tutti questi anni, ha permesso che ciò avvenisse; fare nomi è difficile, anche per il rischio di dimenticarne qualcuno, ma davvero è grandissimo il senso di gratitudine verso chi, nei modi più diversi ma tutti ugualmente importanti, ha contribuito a costruire questo piccolo ‘grande’ miracolo. D’altronde basta guardare il parterre delle partecipanti e le relative città di appartenenza per comprendere la portata dell’impresa compiuta da chi, in apparenza, sembra recitare il ruolo dell’imbucato alla festa, il tutto senza contare che sono rimaste escluse realtà che rappresentano Milano, Cagliari, Vicenza, Firenze, La Spezia; invece ci siamo, a pieno diritto ed a testa alta, ed onoreremo l’impegno, fino in fondo, comunque finisca. Forza Giraffe!!!