Conosciamo meglio il nuovo coach delle Giraffe, Orazio Cutugno

A pochi giorni dal raduno, abbiamo voluto scambiare due parole con Orazio Cutugno,il nuovo coach delle Giraffe castelnovesi.

Sono nato a Messina ma sono cresciuto nel comune di San Filippo del Mela e poi ho frequentato le scuole superiori a Milazzo. Mi sono trasferito ad Atri, in provincia di Teramo, per frequentare l’Università e ho conseguito la laurea in Scienze Economiche e Manageriali dello Sport. Ho vissuto in Abruzzo 4 anni, durante i quali ho iniziato ad allenare. Poi mi sono spostato nelle Marche, a Fabriano, dove ho vissuto per quasi 14 anni fino allo scorso luglio – con in mezzo un intervallo di 2 anni, in cui sono stato a Geelong (Australia), Avila (Spagna) e Bologna. Sono sposato e abbiamo una figlia di 3 anni che impegna e diverte le nostre giornate.

Raccontaci di come ti sei avvicinato al basket, di come è nata la tua passione

Ho iniziato a giocare a pallacanestro all’età di 8-9 anni circa, quando una sera andai al palazzetto di San Filippo del Mela per provare un nuovo sport alternativo al calcio. E da quel giorno sono andato praticamente in tilt perché il mio primo pensiero era trovare un pallone, un canestro e qualcuno da sfidare.

Hai hobby nel tempo libero?

Stare con la famiglia e gli amici quanto più possibile; poi viaggiare, leggere, serie TV, padel e mountain bike.

Come ti definisci in pochi aggettivi, a livello personale?

Equilibrato, generoso, intraprendente, semplice.

E come coach?

Curioso, disponibile, energico, esigente.

Il tuo rapporto con i social?

Praticamente inesistente. Preferisco i rapporti e i contatti personali.

Parliamo di obiettivi, sia a livello personale che di squadra.

I miei obiettivi personali sono crescere e migliorarmi sempre, ma soprattutto ripagare la società della fiducia riposta in me, dando un contributo all’altezza di un club con una tradizione così importante.

Per quanto riguarda gli obiettivi di squadra, vorrei tanto, insieme allo staff tecnico e dirigenziale e alle giocatrici, creare nel tempo un gruppo solido che abbia stile e una forte identità.

Come sarà la tua Autosped?

Sarà una squadra competitiva, che lavorerà sodo dal primo giorno con energia, passione e concentrazione.