L’Autosped a San Martino, come la nebbia.

Metabolizzato il ko interno patito contro la capolista Alpo, l’Autosped si butta, anima e corpo, a preparare l’insidiosa trasferta, prima di due consecutive, sul campo del Fanola San Martino di Lupari (sabato 27/10 ore 20,30), formazione che dopo i due successi contro Pallacanestro Bolzano e Varese si è vista sbarrare la strada, lontano dalle mura amiche, da Alpo e Vicenza. Squadra giovanissima quella condotta da coach Valentini (ben 13 nate tra il 1999 ed il 2003), strutturata con  l’obiettivo, oltre che di far bene, anche e soprattutto di far crescere le giocatrici del vivaio in un campionato sicuramente molto allenante quale può essere considerata la A2; il tutto nell’ottica poi di poterle far approdare in pianta stabile nella ‘sorella maggiore’ Fila che milita da anni con ottimi risultati nella massima serie. Lavoro che peraltro ha già dato e continua a dare buonissimi frutti se si pensa  alle molte atlete che sono poi approdate alla corte di Abignente; solo per citare gli ultimi casi si può ricordare Keys, Fassina (passata quest’estate a Schio) ed Elena Fietta. Peraltro molte delle componenti del roster del Fanola hanno avuto modo di assaggiare, già a partire dallo scorsa stagione ed in modo più o meno continuo, la A1: le esterne Amabiglia, Beraldo e Milani (top scorer della squadra), le ali Profaiser, Meroi e Rosignoli (nuova arrivata) ed il centro Baldi. Giocatrici che, grazie all’esperienza acquisita ed alla possibilità di allenarsi con compagne di grande levatura, costituiscono, senza nulla togliere alle altre, la spina dorsale delle Lupe, che possono contare anche sul contributo, sul perimetro, di Boaretto, Guarise (2003), L. Fietta, Crocetta, Peserico e Coccato mentre più vicino a canestro giostrano Benato, Nezaj e Bergamin. Una rosa quindi di notevole profondità che, forse, volendo a tutti i costi trovare un limite, difetta un pochino in chili e centimetri nel pitturato visto che anche la stessa Baldi è lunga atipica che ama molto colpire dalla media e lunga distanza; aldilà degli altri duelli di metà campo, sicuramente ugualmente importanti, una delle chiavi di volta del match potrebbe essere la superiorità fisica che l’Autosped può vantare sotto le plance. Di sicuro le sofferte vittorie ottenute contro il Fanola lo scorso anno metteranno in guardia le castelnovesi ed eviteranno il rischio di entrare in campo senza la necessaria intensità; il match contro Alpo ha dimostrato che quando la squadra difende forte allora nessun traguardo, in teoria, può esserle precluso ma, al tempo stesso, si è visto che quando, primo tempo di sabato docet, le giraffe non sono sufficientemente aggressive allora tutto diventa molto più complicato. D’altro canto i precedenti insegnano che il Bcc ha vinto quando è riuscito a tenere le proprie avversarie aldisotto dei 60 punti mentre, al contrario, quando la contendente (leggi Alpo) ha valicato quella quota è arrivata, puntuale, la sconfitta; ovviamente non è detto che questa sia una regola che possa valere in assoluto, bisogna tenere anche conto del valore intrinseco di chi si affronta però nei successi castelnovesi di queste stagioni una parte importante l’ha sempre giocato l’elevato rendimento nella propria metà campo. Sarebbe molto importante, alla vigilia di un’altra trasferta molto complicata come quella a casa Sanga, riuscire a tornare da San Martino con due punti che farebbero benissimo al morale ed alla classifica delle nostre ragazze: Forza Giraffe !!!

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