Coppa Italia: l’Autosped a Roseto per difendere la Coppa

Metabolizzato il ko interno di sabato scorso contro Mantova la formazione di Cutugno si prepara per la trasferta di Roseto degli Abruzzi dove da venerdì 8 saranno in programma le finali di Coppa Italia, trofeo che proprio le giraffe detengono grazie alla splendida vittoria ottenuta lo scorso anno a Battipaglia. Autosped che però non è stata decisamente fortunata negli abbinamenti visto che nei quarti affronterà (venerdì 8/3 ore 16,30) quella che, senza tema di smentita, è la squadra più in forma del girone B, l’Alpo Villafranca, reduce da una striscia, ancora aperta, di 10 successi consecutivi. Le veronesi hanno agguantato proprio sul filo di lana, grazie al contestuale ko di Bolzano a Rovigo, la qualificazione, piazzandosi al terzo posto grazie allo scontro diretto a favore nei confronti di Matelica; in effetti la squadra di coach Soave ha avuto un girone di andata caratterizzato da luci ed ombre (le 4 sconfitte fin qui subite sono tutte maturate nella prima metà di campionato), probabilmente anche per via del fatto che il lavoro di amalgama tra new entry e confermate ha richiesto un certo periodo di tempo. Crediamo che in casa castelnovese si sarebbe volentieri preferito un’altra avversaria per il turno di apertura perché se è vero che tutte e quattro le partecipanti del girone B sono squadre di eccellente livello è altrettanto vero che Matelica, Udine e Roseto si presentano all’appuntamento lamentando tutte assenze importanti (nell’ordine Gonzales, Ronchi, Botteghi e Obouh Fegue) mentre Alpo ha dimostrato, nell’ultima giornata, di essere in grandissime condizioni di forma, vincendo e convincendo con larghissimo margine (+44, 79-35) contro Trieste, attualmente quarta. Ma indipendentemente dai problemi con cui le altre componenti del girone B si presenteranno a Roseto, è l’altissima qualità del roster di Villafranca a preoccupare, visto che non mancano certo le giocatrici di assoluto livello, giocatrici che hanno tranquillamente dimostrato di valere anche la categoria superiore. Infatti in aggiunta alle confermate Moriconi e Pastore (play), Turel (guardia), Rosignoli (ala) e Soglia (ala/pivot) alla corte di coach Soave sono giunte, provenienti dalla massima serie, tre atlete in grado di spostare gli equilibri in questo campionato. Si tratta della guardia Sofia Frustaci, cresciuta nel floridissimo vivaio di Costa Masnaga e nelle ultime stagioni a Lucca in A1 da dove è giunta pure la cremasca, anche di scuola, Francesca Parmesani (in passato anche a Broni, sempre nella massima serie) mentre proprio da Crema è arrivata il centro Alice Nori che è stata una delle protagoniste, insieme alla giraffa Melchiori, del miracolo della società lombarda, capace di vincere per cinque anni consecutivi (dal 2018 al 2022) la Coppa Italia, di conquistare la promozione in A1 e di guadagnare una meritatissima salvezza, sul campo, grazie ad un girone di ritorno ai limiti della perfezione. Un ostacolo davvero difficilissimo quindi per l’Autosped che dal canto suo arriva alla sfida non nelle migliori condizioni di spirito dopo la sconfitta casalinga subita contro Mantova; passo falso che al momento non ha grosse ripercussioni sulla classifica, con le giraffe a +4 sulle inseguitrici, ma che riduce i margini di ulteriori eventuali incidenti di percorso, anche in considerazione del fatto che nell’ultimo turno la squadra andrà a far visita a Costa Masnaga, una delle due formazioni, con San Giovanni Valdarno, che hanno ancora la possibilità di agganciare e/o sorpassare le castelnovesi. Ma ora, per questa settimana, il campionato va messo giustamente in secondo piano e tutti gli sforzi devono concentrarsi sulle finali di Coppa in cui il Bcc ha l’onere e l’onore di provare a difendere il trofeo conquistato lo scorso anno; ma, come già detto, tantissime sono le insidie, a partire dalla qualità dell’avversaria per passare alla formula che, prevedendo, giustamente, una gara secca, aggiunge ulteriore pressioni su giocatrici e staff, visto che ogni errore, anche il più piccolo, rischia di essere pagato a carissimo prezzo. Ma tutto ciò, al netto della ‘sofferenza’ dei tifosi che assistono alle partite della propria squadra, è anche il grande fascino di questa manifestazione, con le sfide da dentro e fuori che spesso e volentieri dispensano emozioni e pathos in grande quantità. Siamo sicuri che le giraffe onoreranno alla grande questo impegno, quale che sarà il risultato finale che riusciranno ad ottenere anche perché sappiamo, per esperienza diretta, che occorre l’aiuto della buona sorte per arrivare fino in fondo e questa è la grande incognita che solo il campo potrà svelare; ma la certezza è che le nostre ragazze sapranno renderci orgogliosi di loro anche questa volta. Forza Giraffe!!!